Andrea Borruso
3 min readApr 30, 2018

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Gentile Staff Comunicazione AgID,
grazie per la risposta.

Avrei preferito, lo ribadisco, leggervi sul forum; rinnovo l’invito a spostarci lì e nel caso non foste d’accordo, vorrei leggere un vostro commento in merito
Qui su Medium rischia di rimanere un discorso a due, ma soprattutto che non abbia una grossa evoluzione, né arricchimento.

[2018–04–30 10:38] Aggiornamento: la richiesta di spostare la discussione sul forum, ha avuto esito positivo. Ringrazio ancora una volta AgID. È bene quindi continuare lì https://forum.italia.it/t/sulla-pagina-del-difensore-civico-per-il-digitale/2685/7

Capisco tutto, ma la figura del Difensore civico non è in fase di test, è attiva e deve funzionare bene.

Al prossimo primo giorno lavorativo, chi si occupa della gestione del sito dovrebbe inserire l’hyperlink al regolamento.
Non si può aspettare il nuovo sito, che immagino non sarà attivo prima di 15 giorni (o magari il 31 maggio). Se il 2 maggio un utente dovesse fare una segnalazione, non ne troverà traccia (del regolamento) in nessuna delle attuali due pagine ufficiali AgID:

In entrambe è a mio avviso da inserire subito. Altrimenti quell’utente si potrà fare alcune delle mie stesse domande, senza trovare risposte sul sito; e anche di questo nostro scambio non troverà facilmente traccia (è uno dei motivi per cui sarebbe bene portarlo sul forum).
E magari, prima di fare la segnalazione, invierà una PEC per chiedere subito informazioni.

Tra le altre cose da fare presto c’è quella della tracciabilità dei cambi di status delle segnalazioni.
Ho letto che è in programma, potreste specificare il previsto tempo di rilascio? Immagino che sia insieme al nuovo sito, dopo sarebbe tardi.

Da regolamento emerge che possano passare anche 150 giorni — 5 mesi -per avere l’esito. È un tempo che mi sembra grande, specialmente per alcuni tipi di segnalazione. La tracciabilità è necessaria da subito, perché almeno su certi aspetti mi sembra che una valutazione possa essere immediata e credo pressoché automatizzabile.
Una parte della legge “Stanca” ad esempio afferma:

Non è ammessa, pertanto, la pubblicazione di documenti-immagine, vale a dire scansioni digitali di documenti cartacei senza che si sia provveduto ad opportuna digitalizzazione del testo ivi contenuto.

Valutare una segnalazione in merito, penso possa richiedere in molti casi poco tempo e l’utente che l’ha fatta deve poter avere riscontro che lo status è cambiato in “verificato, con esito positivo” (o negativo).
La “macchina statale” può essere complessa, ma se il cittadino non ne può avere conto — specie con tempi lunghi — un effetto sarà probabilmente il suo allontanarsi dalla partecipazione, dal suo potersi prendere cura della cosa pubblica. Un risultato negativo in sé, a maggior forza nel contesto di uno strumento che nasce anche con questo scopo.

Il tracciamento delle segnalazioni ricevute, visto il contesto e visto gli obiettivi della figura, dovrebbe e potrebbe essere un dato pubblico, rilasciato con licenza aperta (rimossi i pochi elementi di rischio di non rispetto della privacy).
Se questa visibilità fosse stata già in atto, probabilmente non avrei avuto elementi e/o stimoli per scrivere il post che ci ha portato qui.

Per gestire il “difensore pubblico per il digitale” ci vogliono sicuramente budget e personale dedicato. Se non fossero adeguati rischia di avere poco appeal, scarsa utilità e trasformarsi in burocrazia digitale.

Grazie ancora

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Andrea Borruso

#data #maps #GIS #baci #condivisione. Orgoglioso di essere presidente di @ondatait