
La rabbia come fonte di energia rinnovabile
Stamattina pensando ai roghi appiccati in diverse zone della Sicilia pensavo alla strage di Capaci e alle reazioni che generò: i lenzuoli bianchi, le catene umane e una rabbia e un’attenzione che durò per anni.
Gli incendi di questi giorni si innestano in uno stato di omertà grave e pericoloso. La rabbia di queste ore è da riciclare e trasformare in attenzione e intolleranza per questi atti.
Altrimenti altro che buco dell’Ozono.